Un evento di impatto e durata imprevisti ha modificato repentinamente progetti, programmazioni e traiettorie. Disorientati solo per poco, abbiamo rapidamente adattato la nostra quotidianità a nuovi ritmi di vita, a nuovi sistemi di comunicare, a nuove modalità espressive: ma non ci siamo fermati. Nonostante le restrizioni imposte dall’emergenza Covid abbiano incredibilmente aumentato le distanze e rarefatto le possibilità di incontro e di condivisione, il cammino di Unwritten Structures. Racconti (in)visibili non si è fermato!

L’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, grazie al contributo organizzativo e creativo di  “GlocalProject Eventi” e di  “OpenLab Company“, alla collaborazione della “La Rete Italiana delle Grandi Macchine a Spalla” e al supporto organizzativo di SDAY- Dante Alighieri Yucatan, inaugurerà il 25 marzo 2021, alle ore 18,00, con la partecipazione dell’Ambasciatore italiano in Messico S.E. Luigi De Chiara, la nuova tappa messicana negli spazi espositivi del Museo de La Cultura Maya di Chetumal, capitale dello Stato di Quintana Roo.

Diretta FaceBook: https://www.facebook.com/CulturaQuintanaRoo/posts/3797374370380612

Il progetto, che dal giugno 2019 ha iniziato, letteralmente, il giro del mondo facendo tappa già in Cile, Argentina, Armenia, Bosnia, Bosnia Erzegovina, Bulgaria e Croazia ha inaugurato nel novembre del 2020 a Merida, nel Museo Ponce Macay, la prima delle tappe messicane, proseguite con le esposizioni presso la Fundación Pape di Monclova, il Museo de Arte Popular di Villahermosa, per raggiungere, dopo Chetumal, San Cristobal de Las Casas, da dove salperà verso la XIV edizione della Biennale d’arte contemporanea di Cuba, lì approderanno le proposte espositive che caratterizzano la mostra: un dialogo fatto di rimandi invisibili, ma intensi, tra narrazioni etnografiche ed espressività artistica contemporanea che, percorrendo la stessa linea d’onda, si incontrano ripetutamente su vari livelli di fruizione, incoraggiando la partecipazione attiva dello spettatore all’interno del periplo narrativo che si sviluppa come un viaggio senza tempo.

Il percorso espositivo, organizzato da Glocal Project Consulting, si avvia all’interno di un vero e proprio accerchiamento audiovisivo realizzato attraverso 4 “microcinema”, unità di esposizione multimediale ad alta tecnologia, progettate appositamente da Luca Ruzza e Laura Colombo designer di Openlabcompany, all’interno dei quali è possibile tuffarsi nei documentari immersivi di Francesco De Melis, regista, musicista e antropologo forte di 40 anni di ricerche sul campo, in Italia e all’estero, sul tema della festa, della ritualità, della sonorità, della gestualità. La documentazione di contesto è rappresentata da quattro maquettes, oggetti sospesi tra la realizzazione artistica e la devozione popolare, miniature delle famose macchine a spalla: costruite da artigiani locali esse rappresentano il lato “materiale” delle celebrazioni di Palmi, Viterbo, Nola e Sassari.
In questo stesso spazio narrativo alcuni importanti artisti contemporanei italiani -Dario Ghibaudo, Silvia Giambrone, Tommaso Cascella, Maria Lai, Marinella Senatore, Davide Monaldi, Bertozzi&Casoni, Angelo Marinelli, Sergio Tumminello, Flavio Favelli, Giuseppe Stampone, Zaelia Bishop, Roxy in the Box , Pedro Tec, Luana Perilli, Francesco Lauretta- selezionati dalle curatrici artistiche Dominique Lora e Micol Di Veroli, esplorano la concettualizzazione e la comprensione della tradizione, affrontando la temporalità e la materialità di res fisiche e pensate e ponendo all’interno della discussione anche la destorificazione rituale, l’esaurimento dell’immagine e la reiterazione del gesto.