Sant’Ubaldo a Gubbio


Da 800 anni, il 15 maggio, ha luogo a Gubbio la “Corsa dei Ceri”, in onore del Vescovo Ubaldo, divenuto patrono della città nel 1192, per disposizione di Papa Celestino III.

I ceri sono costruiti in legno e raggiungono un’altezza di 5 metri e un peso di 5 quintali circa. Sono costituiti da due elementi a sezione ottagonale, uniti da una trave, sulla cui sommità sono poste le statue di Sant’Ubaldo per la corporazione dei muratori, Sant’Antonio per quella dei contadini, San Giorgio per i commercianti e gli artigiani.

Trasportati sulle barelle sorrette dai “ceraioli” i ceri percorrono velocemente le strade cittadine, il cero di Sant’Ubaldo precede quelli di San Giorgio e di Sant’Antonio. Il mattino ha luogo la presentazione dei ceri e alle sei di sera il sindaco di Gubbio, sventolando la “mappa”, avvia la corsa con i tre giri – le”birate”- che i ceri compiono attorno al gonfalone posto al centro della Piazza Grande. I “ceraioli” trasportano infine i ceri per la ripida salita che da Porta Sant’Ubaldo conduce alla cima del Monte Ingino, dove si trova la basilica del Santo.


Foto: V. Contino, 1969
Archivio Fotografico dell’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia