IL GEOPORTALE DELLA CULTURA ALIMENTARE A SLOW FISH DI GENOVA

 

Tecniche tradizionali di pesca del lago di Bolsena: realizzazione del “majio” per l'”artavellettoco’ la pertica”. Fonte: Geoportale della Cultura Alimentare

Il Geoportale della Cultura Alimentare (www.culturalimentare.beniculturali.it) inaugura una nuova fase del suo percorso e Slow Fish, la manifestazione dedicata a tutti gli ecosistemi legati all’acqua e ai loro abitanti, offre l’occasione per presentare al pubblico il nuovo progetto promosso dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale e finanziato dal PON Cultura e Sviluppo.

Il Geoportale della Cultura Alimentare con la collaborazione di Slow Food, partner del progetto, inizia dalla manifestazione di Genova il suo percorso di promozione del Patrimonio Immateriale legato al ciboparallelamente alle attività di ricerca e al rinnovamento dell’esperienza digitale, che si stanno sviluppando a partire dalla Basilicata. Biodiversità e Beni Culturali Immateriali s’incontrano in un progetto, in cui l’alimentazione è il fulcro della valorizzazione del territorio attraverso lo strumento digitale del Geoportale della Cultura Alimentare. 

La cultura alimentare è un bene fondamentale da salvaguardare e promuovere, sia nel rispetto e nella tutela dell’ecosistema, sia nella memoria legata alla storia dell’uomo. Nel cibo si rispecchiano le identità delle comunità delle quali è doveroso conservare la memoria collettiva. Il progetto, attraverso la ricerca e mappatura dei prodotti enogastronomici e delle tracce di cultura demoetnoantropologicaa essa legata, intende riscoprire, valorizzare e diffondere tale ricchezza per farla conoscere a un pubblico non necessariamente di soli esperti, attraverso azioni complementari: uso di tecnologie digitali, micronarrazioni ,aggiornamento e acquisizione di archivi, organizzazione di eventi, strategie di comunicazione e ricerche.

Strumenti che interagiscono in un’unica visione olistica per divulgare l’unicità del patrimonio enogastronomico della Basilicata, con l’obiettivo d’estendere questo progetto pilota anche su altre regioni italiane.

Giunta al traguardo della decima edizione, Slow Fish 2021 prevede un mese di appuntamenti digitali a partire dal 3 giugno e quattro giorni da vivere in presenza e in sicurezza nel centro storico di Genova dall’1 al 4 luglio, con gli espositori, le aree istituzionali regionali che presentano le migliori esperienze del proprio territorio insieme a ristoratori e pescatori, e dei partner dell’evento, i Food Truck e i birrifici, i Laboratori del Gusto e gli Appuntamenti a Tavola.

Presso lo stand della Basilicata, sabato 3 luglio 2021 alle ore 17,30 si terrà il talk “Patrimonio Immateriale e biodiversità uniti nel Geoportale della Cultura Alimentare”al quale parteciperanno: Serena Milano, Segretario Generale della Fondazione Slow Food per la Biodiversità ONLUS, Paride Leone, Slow Food Basilicata, Leandro Ventura, Direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, Donato Del Corso, Direttore Generale del Dipartimento Politiche Agricole della Regione Basilicata, Nicola Mastromarino, Presidente del Flag Coast to Coast e Angelo Boscarino, CEO di BIA Srl, società di consulenza e project management nel settore culturale e creativo, promotore del Geoportale dalla sua nascita.

Presso il Teatro della Corte Ivo Chiesa (Teatro Nazionale), in concomitanza con Congresso nazionale di Slow Food Italia, verrà allestita la Mostra del Geoportale della Cultura Alimentare. Pannelli informativi e micronarrazioni in formato digitali capaci di raccontare e fare rivivere la storia di alcune tipicità ed eccellenze enogastronomiche del nostro territorio. Sarà l’inizio di una lunga serie di eventi programmati per raccontare l’evoluzione del progetto promosso da ICPI – Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale.

 

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GEOPORTALE DELLA CULTURA ALIMENTARE

Pescatori, Luciano Blasco, Tropea1977. Fonte: Geoportale della Cultura Alimentare

Il Geoportale (www.culturalimentare.beniculturali.it), nato con Expo2015 come progetto pilota del Ministero della Cultura, scaturisce dalla volontà di condividere in un’unica identità digitale gli archivi documentali presenti sul territorio nazionale connessi al cibo, con lo scopo di contribuire allo sviluppo dei territori su base turistico-culturale. La continuità del progetto, a conclusione dell’evento meneghino, è stata trasferita all’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale che opera condividendo i valori della Convenzione UNESCO 2003 sui beni immateriali come patrimonio dell’umanità. Oggi i Beni Culturali Immateriali, e in particolare quelli Demoetnoantropologici, sono considerati un patrimonio fondamentale non solo per la conoscenza e la storia dell’uomo, ma anche un valore economico, in quanto vitale giacimento per lo sviluppo dei Territori: nel cibo si rispecchiano le identità dei popoli, i loro prodotti, saperi e tradizioni. Il futuro del Geoportale verte sull’implementazione di tale materiale unito alla continua ricerca d’archivi documentaristici.

 

 

 

 

 

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