Il Mare per vivere e un Museo per rivivere: la cultura marinara di San Benedetto del Tronto

Di Stefano Finocchi[1], Paola Mazzieri[2], Giuseppe Merlini[3], Fabrizio Pesando[4]

La città di San Benedetto del Tronto, come recita all’art. 1 il suo Statuto del 1992,

individua nel Mare Adriatico un fattore di sviluppo complessivo della propria comunità quale fonte primaria delle proprie origini storiche e culturali e si impegna nella sua tutela e valorizzazione, concorrendo in modo attivo al conseguimento di tali obiettivi in accordo con altre istituzioni pubbliche, private e organismi scientifici.

Proprio in ottemperanza di ciò, dislocate sul territorio comunale, già a partire dal 1956, sono sorte le diverse sedi del Museo del Mare, con il particolare intento didattico-educativo di presentare i vari aspetti del patrimonio storico e naturalistico del territorio, evidenziandone, al contempo, la difficoltà di tutela e di conservazione.

All’interno dello storico complesso del Mercato ittico sono stati inseriti Antiquarium Truentinum e Museo delle Anfore, che narrano i momenti più antichi della tradizione economico-produttiva orientata su risorse e prospettive offerte dal mare, il Museo della Civiltà Marinara delle Marche, narrazione di quella che potrebbe essere definita un’Antropologia della Barca e degli aspetti socio-etnografici della tradizione sanbenedettese, e il Museo Ittico, che espone una ricca selezione di esemplari provenienti dai mari di tutti e 5 i Continenti.

Al Paese Alto, primo nucleo urbano della Città, si ritrova, invece, la Pinacoteca del Mare che documenta attraverso lo sguardo di vari artisti paesaggi, uomini, barche e attività sul mare, a cui si affianca la neonata sede, ancora in fase di completamento, della Villa Marittima, area archeologica che offre la possibilità di visitare una domus romana affacciata sul mare e di approfondirne diversi aspetti, come l’architettura di questa tipologia di residenze e le attività produttive in esse intraprese.

L’intervento si pone l’obiettivo di illustrare la sinergia di enti e istituzioni territoriali e di ricerca coinvolte nelle operazioni di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale rivolto al mare della Città. La riformulazione e l’arricchimento della rete museale, nonché del riordino dei documenti di archivio, consistente in fonti materiali e immateriali, vede la stretta collaborazione di Soprintendenza, Amministrazione comunale e Università Orientale di Napoli, mentre, in particolare attinenza al tema qui presentato, le azioni di tutela del patrimonio archeologico sommerso, attraverso mappatura, ricognizione e documentazione dei relitti sui fondali prospicienti a San Benedetto, sono condotte dal Servizio Tutela subacquea della Soprintendenza con il supporto del Nucleo Sommozzatori Carabinieri di Pescara e i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona.

 

 

  1.  SABAP Marche
  2.  SABAP Marche
  3.  Comune di San Benedetto del Tronto
  4.  Università L’Orientale di Napoli